
Chia, effetti benefici
- Posted by Biolifeshop
- 0 Comment(s)
Una delle piante considerate maggiormente benefiche dalla fitoterapia è la Chia, la Salvia hispanica, che cresce spontaneamente in America del sud e dove viene consumata in semi.
La pianta di Chia viene coltivata sia per la produzione di semi interi che di farina (derivata dai semi), per uso alimentare e medicinale. Uno dei suoi componenti più importanti sono i semi ricchi di acidi grassi omega-3, che agiscono come antinfiammatori naturali.
Vediamo nel dettaglio i casi in cui è consigliata l’assunzione di questo alimento.
I benefici della Chia nell’uomo
I benefici della Chia dipendono essenzialmente dalla concentrazione di omega-3 che li rende particolarmente indicati nella protezione dalle malattie cardiovascolari nonché nel miglioramento delle patologie croniche per la loro attività antinfiammatoria.
Nella pianta si concentrano principalmente due acidi grassi utili per la salute: l’acido alfa-linolenico o ALA, e l’Aciro Eicosapentaenoico o EPA, uno dei due omega-3 (l’altro è il DHA) più utili per la nostra salute. La loro funzione è quella di agire sui mediatori dell’infiammazione che vengono ridotti e, di conseguenza, viene ridotto anche l’effetto infiammatorio. La Chia, grazie alla presenza di questi acidi grassi è quindi particolarmente indicata nel trattamento delle malattie croniche.
Attraverso l’assunzione di Chia possiamo trattare :
- i disturbi infiammatori della pelle. Ci sono diversi disturbi della pelle riconducibili alle infiammazioni croniche e che non si riescono a controllare in alcun modo. La Chia, grazie al suo potere antinfiammatorio, in questi casi può essere utile per tenere sotto controllo i sintomi. La Chia contrasta efficacemente anche gli effetti cutanei delle allergie;
- i disturbi alle articolazioni. I sintomi dolorosi dell’artrite, patologia caratterizzata da un’infiammazione continua dell’articolazione, possono essere calmati dalla Chia, che diventa un coadiuvante naturale fondamentale per chi soffre di problemi articolari.
- le patologie cardiovascolari. Tra le patologie che traggono beneficio dall’assunzione della Chia troviamo quelle relative al cuore e ai vasi sanguigni. L’integratore agisce con un effetto vasodilatatore diretto sui vasi sanguigni, e in modo indiretto su tutto il sistema circolatorio. Dilatando i vasi si ottiene un abbassamento della pressione e, di conseguenza, diminuisce la probabilità di infarti e ictus, causati da una pressione troppo elevata. La Chia protegge anche dalle aritmie cardiache.
- le patologie renali. I benefici sulle patologie renali sono legati direttamente a quelli cardiovascolari. La Chia, infatti, abbassando la pressione sanguigna, abbassa anche la pressione glomerulare, che è una delle cause principali dell’insufficienza renale cronica.
- le funzioni cognitive. Nelle persone anziane, in cui insorgono problemi di memoria, la Chia migliora le funzioni cognitive, evitando il peggioramento della sintomatologia (che può essere indotta da varie patologie). Inoltre agisce diminuendo l’incidenza di alcune malformazioni cerebrali come l’Alzheimer.
E’ bene puntualizzare che tutte le patologie sopra riportate non vengono curate con la semplice assunzione di Chia, poichè nella maggior parte dei casi si tratta di problemi cronici o degenerativi, quindi non risolvibili dalla medicina tradizionale. L’integrazione di Chia rappresenta un valido supporto alle terapie mediche.
Visto che la cura definitiva spesso non è disponibile (pensiamo all’artrite o all’insufficienza renale), le terapie mirano a prevenire il dolore e le disfunzioni dell’organo, per migliorare la qualità della vita del paziente. La Chia si sostituisce ai farmaci antinfiammatori, certamente utili ma che presentano tantissime controindicazioni.
E’ possibile utilizzare la Chia come integrazione alimentare: i semi sono ricchi sia di proteine che di minerali, e questo permette a chi ha carenze specifiche, di risolverle o, perlomeno, di tenerle sotto controllo. In particolare, grazie agli amminoacidi essenziali di cui è ricca, a differenza della maggior parte dei vegetali, la Chia può intervenire nei casi di carenze proteiche dovute ad una scarsa assunzione o ad un malassorbimento.
La Chia non ha glutine ed è poco calorica, per questo viene inserita nella formulazione di diete dimagranti e per celiaci, in sostituzione della farina di cereale, molto più ricca di calorire e con indice glicemico più alto.
La Chia è disponibile in diverse formulazioni: si possono infatti trovare gli estratti di Chia in compresse, in semi (che però sono meno digeribili rispetto agli estratti perché le parti esterne del seme impediscono l’assorbimento completo delle molecole attive sul nostro corpo), sotto forma di olio e in barrette snack. La formulazione più adatta va scelta in base al problema specifico.
Controindicazioni dell’assunzione di Chia
La Chia è un alimento particolarmente benefico per il nostro organismo, tuttavia è stata evidenziata una sua interazione negativa con alcuni farmaci, in particolare i fluidificanti del sangue e gli anticoagulanti, necessari in presenza di alcune patologie cardiovascolari. In questi casi, l’assunzione combinata di Chia, vasodilatatore naturale, e dei fluidificanti, può provocare sanguinamento, e va quindi limitata.
Inoltre, è sconsigliata l’assunzione di Chia in gravidanza e allattamento, a causa della mancanza di dati relativi alla sicurezza per la salute dell’embrione e del feto.
Valdivia-López MÁ1, Tecante A2, Chia (Salvia hispanica): A Review of Native Mexican Seed and its Nutritional and Functional Properties.